12 settembre 2011

Imprescindibile!

Mi sono imbattuta nel contest di Dolci Gusti per caso,spulciando qua e là tra i miei siti preferiti e non ho esitato a partecipare anche perchè così posso parlare un pochino di un tema che mi sta molto a cuore.

Io in cucina non posso fare assolutamente a meno di.....

                                                 UTILIZZARE UOVA CON CODICE 0


Dico subito che per questa mia scelta devo ringraziare la mia collega Francesca....veramente è più amica che collega ma me lo dico sempre sottovoce (non so neppure se lei lo sa!!!) con totale sincerità e un pizzico di imbarazzo vista l'importanza della parola. Dicevo che Francesca da un paio d'anni mi ha aperto gli occhi su una questione moral-alimentare non da poco.
Non mi ricordo come fosse andata la faccenda,fatto stà che si parlava dei codici 0-1-2-3 stampati sulle uova e io ammettevo la mia totale ignoranza.Francesca allora mi fa vedere su Internet una semplice tabellina,che vi riporto:

0=Allevamento biologico (1 gallina per 10 metri quadrati su terreno all'aperto con vegetazione)
1=Allevamento all'aperto (1 gallina per 2,5 metri quadrati su terreno all'aperto con vegetazione)
2=Allevamento a terra (7 galline per 1 metro quadrato su terreno coperto da paglia o sabbia in capannoni privi di finestre e con la luce sempre accesa)
3=Allevamento in gabbia (25 galline per metro quadrato in posatoi da 15cm per gallina)

In più,per farmi comprendere bene,ma proprio bene-bene-bene,la questione mi ha fatto anche vedere un video che....beh,mi ha lasciato con le lacrime agli occhi.Chi se la sente può trovarlo con facilità digitando parole chiave come "allevamento polli in batteria" o cose simili ma vi avverto che è davvero "forte".
Questa tremenda scoperta ha modificato da quel momento e per sempre un minuscolo pezzettino della mia vita:non è mai più successo (e mai più succederà) che io abbia comperato uova con codice diverso dallo 0!!!
Non è questo il luogo per intraprendere dibattiti sull'essere animalisti,ecologisti o schierarsi a difesa o contro certi stili di vita....Vi volevo solo lasciare la mia esperienza e dirvi che,una volta che sono venuta a conoscenza di questa cosa,non mi è stato più possibile continuare a far finta di niente.
 
OLANDESINE (dose per 14 pz)



ricetta base ispirata da:Sale e pepe quanto basta

Che cosa serve per l'impasto base:
500 gr di farina 00
15 gr lievito di birra
1 cucchiaino di miele biologico
250 ml latte tiepido
80 gr zucchero semolato
80 gr burro morbido
4 tuorli d'uovo di gallina felice
2 pizzichi di sale

Che cosa serve per la "Crema gialla":
copiata da Brodo di Giuggiole
500 ml di latte
1 uovo e un tuorlo di gallina felice
90 gr di zucchero (io 100)
40 gr di farina (io 60,per renderla un pò più soda)
una bacca di vaniglia (io non l'ho messa,ho lo zucchero già aromatizzato grazie alle bacche di vaniglia usate e private dei semini che ci metto insieme dopo averle usate)


1 tuorlo e 6 cucchiai di latte per spennellare prima di infornare
200 ml di acqua e 3 cucchiai di zucchero fatti sobbollire qualche minuto per spennellare all'uscita dal forno


Come si fa l'impasto base:
Mettete farina,burro a pezzetti e zucchero nella planetaria.
Sciogliete il lievito con il miele in metà latte tiepido e attendete che formi la schiuma sulla superficie (pochi minuti).
Unite nella planetaria latte e lievita,il latte restante e i tuorli e impastate con la K per 3-4 minuti a 1,5 di velocità.
Trasferite in una ciotola capiente e lasciate lievitare coperto da pellicola trasparente fino al raddoppio (in forno a luce spenta a me sono volute due ore).
Riprendere l'impasto,sgonfiarlo e impastarlo velocemente,suddividerlo in 14 palline da 60 gr e mettere nuovamente a lievitare per un'oretta (sempre in forno spento).
Per ogni pallina formare un cordoncino attorcigliato di circa 40 cm e chiuderlo a cuore.

Disponete i "cuori" ben distanziati su tre placche rivestite di carta forno e con un sac-à-poche riempite di crema le pieghe interne dei "cuori" e lasciate lievitare ancora per 30-40 minuti.

 
Spennellate delicatamente le olandesine con il tuorlo (prima sbattetelo un pò) e il latte.
Scaldate il forno a 220° e infornate una teglia alla volta a forno già caldo per 10 minuti.
Appena uscite dal forno spennellate con acqua e
zucchero più volte.

Come si fa la "Crema gialla"
In una ciotola sbattete l’uovo ed il tuorlo con lo zucchero. Unite la farina setacciata sempre sbattendo con una frusta a mano. Scaldate il latte con i semi della bacca di vaniglia senza farlo bollire e versatelo a filo sul composto di uova zucchero e farina, mescolando bene con la frusta per evitare la formazione di grumi. Ponete la crema su fuoco bassissimo e cuocetela, mescolando continuamente, finchè non inizierà a sobbollire appena (io l'ho fatta bollire qualche minuto,per asciugarla un pò di più).Toglietela subito dal fuoco,mettetela in una terrina e lasciatela raffreddare coperta da un foglio di pellicola a contatto per evitare che si formi la “pellicina” in superficie.

Conservazione:appena raffreddate le ho messe in un sacchetto trasparente adatto al congelamento,le ho divise bene una dall'altra con dei quadrati di carta forno e le ho messe nel freezer.Al mattino ne tiro fuori una e la riscaldo pochi minuti al microonde.....Come appena comprate,belle calde,dal panificio!

3 commenti:

  1. Carissima Simona,
    grazie davvero per aver partecipato e aver colto il senso del contest. E poi perchè anche io non uso da anni che uova codice 0 e tante altre scelte etico-alimentari le ho fatte mie dopo aver letto "Se niente importa" Di Safran Foer. E' un libro forte ma vero, reale e per niente moraleggiante. Mi fa piacere averti ocnosciuta. A presto Mony

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  2. Ciao Carissima,
    grazie davvero per essere passata e per le tue parole bellissime e profonde. Sto rimirando la tua ricetta con un desiderio che neanche te lo immagini...Pensavo che non fosse possibile fare le treccine di crema in casa..ma tu guarda che spettacolo! Bravissima. Ti abbraccio, Pat

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Hanno detto